Summary
Sedimentological and paleontological studies carried out on the Upper Triassic Dolomia Principale and on the Lower Liassic Calcare Massiccio carbonate platform successions of the Gran Sasso area (Central Apennine, Italy) allowed to recognize several microfacies types arranged in three different types of high frequency cycles, subtidal, peritidal and diagenetic. The cycles can be attributed to high frequency sea-level oscillations on a fifth and fourth order scale.
Five algal assemblages have been identified: 1.Gyroporella vesiculifera, 2.Griphoporella curvata, 3.Palaeodasycladus spp., 4.Palaeodasycladus and Thaumatoporella, and 5.Tersella genoti andFanesella sokaci assemblage. In this latter assemblage two new species (Tersella genoti n.sp. andFanesella sokaci n.sp.) are described, both from Liassic beds.Tersella genoti differs from the otherTersella species for a less ‘differentiated’ club shaped thallus, the shape of secondary branches and size.Fanesella sokaci differs from other species of the same genus in shape and size of the branches, size of the thallus and degree of calcification.
A re-evaluation of the genusTersella Morellet considers Morellet’s original diagnosis to be apter than the subsequent emendations. A discussion on several “Terselliform” taxa (Dissocladella cretica, Linoporella lucasi, Dissocladella iberica andDissocladella ebroensis) is supplied.
Some comments on the genusFanesella Cros & Lemoine andPalaeodasycladus gracilis Cros & Lemoine are given.
Several facies units have been identified on the basis of frequency and distribution of algal assemblages and type of cycle, each unit recording a different depositional paleoenvironment.
In the Dolomia Principale Formation two main depositional environments have been recognized:
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- a shelf lagoon facies characterized by subtidal and peritidal cycles dominated by theGyroporella vesiculifera algal assemblage;
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- a backmargin facies marked by peritidal and diagenetic cycles in which theGriphoporella curvata algal assemblage is widespread.
In the Calcare Massiccio Formation the following depositional environments have been recognized:
-
- a back-margin facies characterized by diagenetic cycles with high energy subtidal units and thePalaeodasycladus spp. algal assemblage. The presence of thePalaeodasycladus and Thaumatoporella algal assemblage indicates a local transition to a more protected open lagoon environment.
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- a margin facies characterized by oolites and bioclastic sandy shoals, with minor contributions of reef-bulding organisms, and by a very poor cyclothemic organization. This facies is marked by the widespread occurrence of theTersella genoti andFanesella sokaci algal assemblage
The environmental distribution of subtidal, peritidal and diagenetic cycles within the facies units were probably controlled more by the relative position to the margin than by the amplitude of the high frequency sea level fluctuations.
The distribution of facies units allowed the reconstruction of the paleoenvironmental evolution of the shallow water facies in this area during the Late Triassic-Early Liassic interval.
In the Late Triassic a shallow water carbonate facies (from lagoonal to backmargin) extended in the western and southern parts of the Gran Sasso area. In the Early Liassic the platform facies retrograded, and the margin moved back to the west and south of the Gran Sasso area. In the Middle Liassic, extensional tectonics fragmented the Calcare Massiccio platform. Large platform areas were drowned, and shallow water sedimentation retreated to the South of the Gran Sasso range.
Riassunto
E’stata condotta un analisi sedimentologica e micropaleontological sulle successioni di piattaforma carbonatica della Dolomia Principale (Trias superiore) e del Calcare Massiccio (Lias inferiore) dell’ area del Gran Sasso (Appennino centrale, Italia), al fine di precisarne l’assetto stratigrafico, il contenuto algale, la distribuzione delle facies e dei paleoambienti.
Lo studio paleontologico ha messo in luce un ricco contenuto algale rappresentato da 5 associazioni ad alghe verdi dasicladali tra le quali sono state riconosciute due nuove specie, entrambe del LiasTersella genoti n.sp. eFanesella sokaci n. sp.Tersella genoti differisce dalle altre specie affini per un tallo claviforme meno “differenziato”, per la forma dei rami secondari e le dimensioni delle varie parti del tallo.Fanesella sokaci differisce dalle altre Faneselle per la forma e le dimensioni dei rami, per le dimensioni del tallo nonché per l’andamento ed il grado di calcificazione. Vengono fornite, inoltre, osservazioni sui generiTersella Morellet inMorellet & Ters 1951 eFanesella Cros & Lemoine 1966 exGranier & Deloffre 1993.
L’analisi sedimentologica ha evidenziato una notevole varietà di microfacies sia nella Dolomia Principale che nel Calcare Massiccio la cui distribuzione verticale definisce quasi sempre un assetto ciclico con ciclicità ad alta frequenza di quarto e quinto ordine. Tre diversi tipi di cicli, subtidali, diagenetici e peritidali sono stati identificati. I cicli appaiono controllati da oscillazioni eustatiche ad alta frequenza.
La distribuzione e la frequenza delle microfacies, dei tipi di cicli e delle assocciazioni algali presenti, identificano varie facies deposizionali indicanti differenti paleoambienti.
Nella Dolomia Principale sono stati riconosciuti due ambienti deposizionali
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- facies di laguna occasionalmente a circolazione ristretta, caratterizzata dalla presenza di cicli a carattere subtidale e peritidale e dalla predominanza dell’ associazione algale aGyroporella vesiculifera.
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- facies di retromargine, caratterizzata da cicli peritidali e diagenetici e dall’ associazione algale aGriphoporella curvata.
Nel Calcare Massiccio sono stati invece riconosciuti i seguenti ambienti deposizionali:
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- facies di retromargine, caratterizzata da cicli diagenetici con intervallo subtidale di alta energia e dalla associazione algale aPaleodasycladus spp. La presenza occasionale in questa facies della associazione algale aPaleodasycladus eThaumatoporella indica la transizione ad un ambiente relativamente più protetto di laguna aperta.
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- facies di margine, caratterizzata da barre oolitico-bioclastiche con modesti contributi di organismi costruttori che probabilmente formavano piccolipatch reefs in prossimità dell’ area marginale. La facies si caratterrizza inoltre per la scarsa organizzazione ciclica e per la dominanza dell’ associazione algale aTersella genoti eFanesella sokaci.
La distribuzione dei cicli (cicli subtidali, peritidali e diagenetici) nei paleoambienti deposizionali appare principalmente controllata da differenze nel rilievo topografico degli stessi, piuttosto che dalla ampiezza delle oscillazioni eustatiche ad alta frequenza.
La distribuzione delle facies nel tempo, ha inoltre consentito di ricostruire l’ evoluzione paleoambientale dell’ area.
Nel Trias superiore facies carbonatiche di mare sottile si deponevano nella porzione occidentale della catena del Gran Sasso e a Sud di essa (Campo Imperatore), in un ambiente variabile da lagunare ristretto al retromargine.
Nel Lias inferiore le facies di piattaforma arretrarono e facies di margine si stabilirono al Corno Grande e immediatamente a Sud della catena del Gran Sasso.
Nel Lias medio, in seguito ad un importante fase estensionale, la piattaforma del Calcare Massiccio annegò in tutta l’area del Gran Sasso.
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Barattolo, F., Bigozzi, A. Dasycladaleans and depositional environments of the Upper Triassic-Liassic carbonate platform of the Gran Sasso (Central Apennines, Italy). Facies 35, 163–208 (1996). https://doi.org/10.1007/BF02536962
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